Uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia è sicuramente quello della mobilità. In effetti, le misure di sicurezza imposte durante l’ultimo anno hanno evidentemente rallentato, se non addirittura in molti casi bloccato, la mobilità.
Nonostante ciò, il settore in questione sta affrontando una profonda trasformazione e apertura a nuove opportunità, grazie alla diffusione sempre più massiva dei veicoli a bassa emissione di CO2.
Dalla ricerca del World Economic Forum, emerge che i consumatori siano ancora molto interessati al settore, ma si stiano aprendo verso soluzioni differenti.
Il sentimento nei confronti della mobilità diventa positivo nel momento in cui si pensa all’ambiente. A quanto pare, la pandemia ha aumentato le preoccupazione delle persone riguardo le conseguenze negative del muoversi.
Di conseguenza, c’è un incremento di interesse per i veicoli a bassa emissione di Co2 (Bevs, PHEVs – elettriche, ibride) dimostrato da un aumento della richiesta di tali veicoli a livello globale. Quest’interesse non incide soltanto sulle auto personali, ma anche sul traporto pubblico e commerciale.
Un altro elemento che traspare dalla ricerca di WEF riguarda i veicoli con guida autonoma (AVs – Autonomous Vehicles) in quanto le persone hanno dovuto adattarsi a nuove tecnologie a causa delle restrizione e soprattutto dell’isolamento forzato. Perciò vi è una crescente attrattiva nei confronti della tecnologia autonoma che denota un enorme cambiamento di prospettiva.
Questi due elementi stanno già modificando la direzione dell’industria Automotive: essendosi modificati gli interessi dei consumatori, le Case automobilistiche dovranno adattare la produzione dei propri veicoli alle persone. Ciò significa:
- Maggiore sostenibilità, non soltanto nel passaggio a motori a bassa emissione di CO2, ma anche nell’utilizzo di materiali sostenibili per tutte le altre parti che compongono i veicoli.
- Incremento della ricerca e delle tecnologie riguardanti la guida autonoma che, fino a poco tempo fa veniva considerato un aspetto marginale in cui pochi consumatori credevano.