Attualmente, la mobilità aziendale è caratterizzata da flotte che: nell’81% dei casi si servono di auto a noleggio a lungo termine, nel 17% di auto di proprietà e nel 2% di auto in leasing.

Lo scenario sta decisamente cambiando: oltre la trasformazione digitale e la rivoluzione green che sta attraversando il settore Automotive, il Covid ha sicuramente influito su questi e su altri aspetti legati al cambiamento della mobilità aziendale.

Innanzitutto, vista l’alta probabilità di trasmissione del virus, in tempo di pandemia è consigliabile possedere un’auto di proprietà, anche se prima del Covid era ormai del tutto superato il concetto di proprietà di veicolo. Inoltre, causa teleconferenze e smart working la mobilità è decisamente diminuita.

Per questi motivi, viene sempre più spesso richiesta una sorta di flessibilità nei contratti di noleggio di auto aziendali ed è aumentato il numero di richieste di car policy a basso impatto ambientale.

La rivoluzione green, oltre al grande vantaggio della sostenibilità, tema sempre più presente in attualità, è anche vista nell’ottica del welfare aziendale. Questo succede in quanto al fine di incentivare il passaggio alle auto eco, si ottengono ulteriori vantaggi, tra i quali: accessi all’area C o alle Ztl e parcheggio gratuito sulle strisce blu.

Il reale problema dell’elettrificazione si riflette sulle possibilità di ricarica presenti, quindi un fattore chiave per il futuro della mobilità elettrica sarà proprio l’installazione di una quantità di colonnine di ricarica che riesca a soddisfare le esigenze dei driver. Per quanto riguarda la mobilità totalmente sostenibile, il futuro viene tuttavia visto nell’idrogeno.

Sostenibilità a parte, il futuro della mobilità aziendale è molto incerto: nonostante venga consigliato ad ognuno un mezzo proprio in tempo di pandemia, molti si servono giustamente del noleggio a lungo termine (anche perché nel caso di NLT è un po’ come se l’auto fosse la propria). Tuttavia, tra gli scenari futuri, si prevede la continuazione di una una drastica diminuzione di mezzi di proprietà a favore di formule di noleggio, ma non più necessariamente a lungo termine.

Nel futuro, infatti, la previsione riguarda l’ampliamento del settore pay per use, ovvero le formule di car sharing che molto vengono utilizzate dai millenials nelle principali città del mondo. In questa prospettiva la mobilità viene vista come una necessità di puro spostamento più che come un vero e proprio servizio immutabile.